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Le Gole del Fiume Alcantara

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    Gole del Fiume Alcantara - Sicilia   Parco botanico e geologico Si trovano nella Valle dell'Alcantara, tra i comuni di Castiglione di Sicilia e di Motta Camastra, nel punto dove termina la catena montuosa dei Peloritani (tra le province di Catania e Messina). La formazione dell’alveo dell’Alcantara risale a circa 300.000 anni fa, tuttavia l’attuale aspetto del La formazione dell'alveo risale a circa 300.000 anni fa , tuttavia l’attuale aspetto del fiume nel tratto delle Gole risale alle colate laviche del vulcano Etna, verificatesi negli ultimi 8.000 anni. D al raffreddamento del magma, causato dalla gelida acqua del fiume, si sono formate profonde fratture irregolari dalle forme spettacolari. Secondo un’antica leggenda, le acqua del fiume furono rese gelide dal dio Vulcano Il mito narra che Vulcano , innamorato e a sua volta amato da Venere, aveva riscaldato in modo perenne le acque dove la dea era solita bagnarsi. Quando il loro amore finì, la divinità del fuoco punì Ven

Villa Romana del Casale di Piazza Armerina - Enna, Sicilia

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Una superba villa di campagna Alle porte di Piazza Armerina, nella valle del fiume Gela alle pendici del Monte Mangone, si trova una delle più prestigiose testimonianze monumentali del periodo tardo antico nel Mediterraneo: la  Villa Romana del Casale. Gli scavi che hanno riportato alla luce la Villa Romana iniziarono nel 1929 e negli anni cinquanta  si è potuto ammirare la bellezza di tutto l'insieme. La villa, Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, risale alla fine del III secolo d.C. e fu abita fino al XII secolo, quando   Una valanga di fango proveniente dal Monte Mangone riveste i resti della villa, che per secoli rimane  sotterrata.  L’antica villa, presumibilmente, apparteneva ad un esponente dell’aristocrazia senatoria romana, forse un governatore di Roma, secondo alcuni studiosi fu invece commissionata da un funzionario imperiale,  Massimo Erculeo . Il complesso si compone di sale, peristili, cortili, gallerie e termi resi preziosi da splendite decorazioni musive che ricipr

Sardegna - Montagne Sacre e grotte marine

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  DALLA BARBAGIA SEULO AL GOLFO  DI OROSEI Monte Perda Liana (Tacco) Foto di Sardegna che Passione Dal bacino dell'Alto Flumendosa, una strada attraversa il rilievo del Monte Tonneri e scende alla Barbagia Seulo. Questo è il percorso che consente di osservare il Monte Perda Liana (1293 m). Questo tacco assume una forma di un alto obelisco visibile da lontano e per il suo aspetto era considerato una montagna sacra, dagli antichi abitanti della zona. Questa  straordinaria formazione rocciosa nel 1993 è stata dichiarata monumento naturale.   L’erosione ha progressivamente isolato la ‘torre’ e modellato la sua base. Foto di sardegna che passione La foresta di Montarbu, anello di Perda Liana, ricopre gran parte della montagna, con lecci, ontani,tassi e carpini neri. Sono frequenti anche le zone carsiche, con numerose grotte e con il Canyon del Fundu de Tonneri. Il Golfo di Orosei è incorniciato da alte pareti calcaree che si inseguono a strapiombo sul mare, interrotte soltanto dall

La Rocca di Gradara - Marche

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  La Rocca di Gradara - Marche Foto di Poliedro s.n.c. Il nucleo più antico risale al XII secolo, una casa torre, appartenente alla famiglia nobiliare di Pesaro, i De Grifo. Le origini del luogo sono di epoca romana, come testimoniano i blocchi di pietra del Mastio, tra cui quella con la scritta a lettere capitali “DEMETRI”. Il Mastio o riginariamente era un corpo isolato e  svolgeva principalmente la funzione di torre di guardia, dalla cui sommità era visibile tutto l'entroterra denominato Montefeltro e il mare Adriatico, fino a Cesenatico. Nel XIII secolo   Malatesta da Verucchio   detto il Centenario, con la bolla papale di Bonifacio VIII, sancisce il suo possesso del territorio di Gradara e il suo castello . Tra il XIII ed il XIV secolo,  i Malatesta costruiscono la Fortezza e le due cinte di mura. Una leggenda racconta che, nel   settembre del 1289,   Paolo Malatesta e Francesca da Polenta   furono uccisi  da Giangiotto Malatesta.  Storia  cantata da D

Scorci di Chianale - Cuneo, uno dei borghi in pietra più belli d'Italia

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Chianale, frazione del comune di Pontechianale, nell’ Alta Val Varaita  in provincia di Cuneo. Soprannominato il Borgo di Pietra, è un piccolo villaggio con poco più di 200 abitanti di cultura occitana situato a 1800 metri di altezza, inserito a pieno merito nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Il villaggio di pietra si trova sull’antico  Chemin Royal , la strada del sale che conduceva in Francia.  Proprio da Chianale parte infatti una spettacolare arrampicata fino a 2748 metri, percorribile in auto solo nel periodo estivo, che giunge al Colle dell’Agnello ,   alle pendici del Monviso l 'Alevè , il più esteso bosco di cembri delle Alpi, che in ogni stagione dona scenari mozzafiato, con i suoi 825 ettari di  piante secolari  decantate persino da Virgilio nell'Eneide Foto: essevu / Shutterstock.com Fulcro del borgo è il piccolo  ponticello,  che unisce le due sponde e i due nuclei attraversando il Torrente Varaita in corrispondenza della  suggestiva   piazzetta  abbellita d

Scilla e Chianalea - Reggio di Calabria

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  Castello Ruffo  Il Castello situato sul promontorio di Scilla, in provincia di Reggio di Calabria, fu acquistato da  Paolo Ruffo  nel 1533 e da quel momento fu residenza della sua famiglia fino ai primi del ‘700. A testimonianza di ciò vi è una  lapide che ne attesta il restauro e lo stemma di famiglia , proprio nel portale d’ingresso, cui si accede attraverso un ponte. Ed eccoci dentro questa meraviglia: riconosciamo l’androne a volta ribassata, il cortile e lo scalone esterno che conduce alla residenza Ruffo. La pianta irregolare e gli edifici con stili completamente differenti ci fanno riconoscere le epoche differenti in cui è stato ristrutturato. Tutto, però, è conservato secondo la tipica configurazione delle fortezze.  Ma il Castello ha radici antiche:  prima gli Etruschi , poi le fortificazioni murarie nel periodo magnogreco ed in seguito i  Romani, che lo apliarono. Gli scavi moderni mostrano però solo le mura del  Monastero di San Pancrazio , del IX secolo, anch’esse a difes