Pisa - Piazza dei Miracoli

 Pisa - Piazza dei Miracoli

Il complesso monumentale conosciuto come Piazza dei Miracoli, è il più alto esempio del romanico pisano, rappresenta un capolavoro del genio creativo umano. Mostra un importante scambio di valori umani, un’armoniosa fusione di motivi classici, paleocristiani, lombardi e orientali negli sviluppi dell'architettura e dell'arte monumentale e urbanistica.
Gli edifici che lo compongono sono il Duomo, la Torre Pendente, il Battistero e il Camposanto.
La piazza per come la conosciamo inizia ad avere forma nel 1063, quando viene fondato il nuovo duomo intitolato a Santa Maria Maggiore.
l luogo non fu pensato come punto di incontro fra i cittadini, dato che si trova in posizione periferica rispetto alla città, ma come opera dal forte significato simbolico che riassume tutta l'esistenza dell'uomo: la nascita (il Battistero), la vita (il Duomo e la Torre), la morte (il Camposanto). 
Nel 1987 Piazza dei Miracoli, è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO


Foto: Paolobalsamo89
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Una panoramica di Piazza Dei Miracoli, con la celebre Torre Pendente, il Duomo, il Battistero ed il Caposanto

Alcuni sostengono che il nome “Piazza dei Miracoli” derivi dal fatto che tutti i monumenti della piazza, oltre la Torre, pendano leggermente. Ma probabilmente è da attribuire a Gabriele D'Annunzio che nel 1910 nel suo “Forse che sì, forse che no” scrive: “L 'Ardea roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli.” Il Prato dei Miracoli diventa poi negli anni il Campo dei Miracoli e quindi la Piazza dei Miracoli.
 

Foto di danieleragazzini


La Torre Pendente con i suoi sette livelli rappresenta le sette vie di Cristo, e le sette fasi della vita, le sette sfere armoniche per le quali l'anima deve passare, con l'aiuto dei sette doni dello spirito santo, per giungere a Dio.
La torre, alta 57 metri, si compone di tre rampe di scale: una ininterrotta dalla base fino al sesto anello, dove si esce all'esterno; una, a chiocciola più piccola che porta dal sesto anello al settimo; infine una ancor più piccola, sempre a chiocciola, che porta dal settimo anello alla sommità.
Possiede sette campane, una per ogni nota musicale. Quella di San Ranieri, associata alla nota re, era definita Giustizia o Campana del Traditore perché suonava ogni volta che un traditore veniva condannato a morte. Si racconta che il mesto suono della campana risuonò quando fu la volta del Conte Ugolino, citato anche nell’Inferno di Dante.
Ognuna delle sette campane ha un nome proprio: Assunta è la più grande e pesa 2600 kg e fu fusa nel 1654 da Giovanni Pietro Orlandi. Seguono le campane del Crocifisso, San Ranieri, Dal Pozzo, Pasquereccia (la campana più antica: risale al 1262), Terza e Vespruccio.

Anticamente ogni campana rintoccava a un momento della giornata liturgica: la Terza, ad esempio, era associata all’ora terza del giorno (le nove del mattino), mentre Vespruccio all’ora dei vespri (le sei del pomeriggio). La Pasquereccia, invece, annunciava la Pasqua.
La Torre di Pisa, è stata set cinematografico per numerosi film, tra i quali Amici miei atto II (1982) di Mario Monicelli in cui i protagonisti inscenano un salvataggio della torre, ma anche Totò al Giro d’Italia (1948) di Mario Mattoli o Padre Padrone (1977) dei fratelli Taviani.
La Torre in base alle diverse luci del giorno, assume vari colori che si riflettono sul marmo.
Molto suggestiva è la festa patronale di San Ranieri, che ricorre il 16 giugno, per l'occasione, centinaia di lumini a olio luccicano da ogni bifora.




Angeli in cima alla Fontana dei Cherubini in Piazza dei Miracoli

Questa fontana rappresenta tre cherubini, che portano in trionfo i simboli dell'OPA, Opera Primaziale Pisana e della città di Pisa. (Risale al 1765)


Foto: @12momo10


Il Battistero di San Giovanni, visto dal Duomo

Il Battistero di Pisa, costruito nel 1152 è il più grande del mondo, la sua circonferenza misura 107,24 metri, mentre la larghezza della muratura alla base è 2,63 metri, per un’altezza di 54,86 metri.
Al suo interno si trova il pulpito,capolavoro dell'età gotica-pisana di Nicola Pisano datato 1260, la fonte battesimale e la scultura bronzea di San Giovanni Battista. 
Nell'edifico si verifica il fenomeno di un’eco singolare, dovuto all’acustica particolare che rende questo monumento un vero e proprio “strumento musicale”, grazie alla sua altezza e alla forma e struttura della cupola.



Foto: Marco Picchioni

Il Camposanto Monumentale, fu costruito nel 1277 per accogliere le tombe che si trovavano intorno al Duomo.
A partire dal Trecento è stato decorato dai più grandi artisti dell'epoca, all’inizio con gli straordinari cicli di affreschi di Francesco Traini e Bonamico Buffalmacco, che dipinse il Trionfo della Morte e il Giudizio Universale. In seguito con le Storie dei Santi Pisani di Andrea Bonaiuti, Antonio Veneziano e Spinello Aretino, le Storie di Giobbe di Taddeo Gaddi e le Storie dell’Antico Testamento, che furono terminate a metà del Quattrocento dal fiorentino Benozzo Gozzoli.
Nel Camposanto venivano sepolti i membri delle famiglie più importanti, i rettori e i docenti dell’Università, spesso utilizzando antichi sarcofagi dell’epoca romana.


Il Camposanto Monumentale




Foto: wikipedia commons


 

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