Roma - Il colonnato di Piazza San Pietro in Vaticano

 

Il Colonnato del Bernini 

Iniziato il 1656 e completato nel 1667, è l'opera più importante del Bernini, il quale porta a compimento la costruzione dell'antica basilica paleocristiana, che era stata iniziata più di un secolo e mezzo prima da Donato Bramante (tra i maggiori artisti del Rinascimento).

Commissionato a Gian Lorenzo Bernini da Papa Alessandro VII, è costituito da quattro file di 288 colonne alte 16 metri e 88 pilastri. La piazza è larga di 320 metri con un'ellisse centrale di 240 metri.

Le testate degli emicicli sono coronate da timpani. Al di sopra dell'architrave che collega tra loro le colonne, corre una balaustra su cui poggiano 162 statue dei Santi e gli stemmi dei Chigi, (la famiglia a cui apparteneva papa Alessandro VII). 

In mezzo alla piazza vi è un antico obelisco, collocato nel 1586 da Domenico Fontana. Lateralmente si trovano due fontane settecentesce, opera una di Carlo Maderno e l'altra di Carlo Fontana.

Dal punto di vista simbolico il significato della vastità e della forma è chiaro: La piazza che raccoglie i fedeli, come l'antico quadriportico paleocristiano e la forma ellittica del colonnato costituisce un ideale abbraccio della Chiesa a tutta la Cristianità. 


Foto: Wikipedia Commons

L'impianto prospettico concepito dal Bernini non era quello centrale come nella tradizione rinascimentale, egli ne aveva immaginato due, in corrispondenza degli ingressi in Piazza San Pietro, che originariamente erano costituite da due strade: i Borghi Vecchio e Nuovo, purtroppo distrutti nel 1937, per aprire sull'odierna via della Conciliazione. Questa strada lunga e larga, offre da lontano la visione di tutto l'insieme immiserendone l'imponenza. 
Tutto ciò che era stato progettato per dare alla basilica il suo più alto significato era stato perduto.

Anche dal punto di vista ubanistico, l'idea berniniana è importante; le due ali curveggianti, non essendo costituite da una costruzione compatta, non sono un limite tra l'aera sacra e quella laica; al contrario esse si introducono nel tessuto urbano con il loro movimento avvolgente e soprattutto traforate dal colonnato invitano al passaggio ed hanno dunque una doppia esistenza interna ed esterna all'ellisse, in una integrazione reciproca tra la Basilica e la città.

Foto dal Web


A parte la concezione d'insieme, il colonnato è un'architettura solenne per la maestosità, ma è anche un' architettura dinamica, che si muove insieme allo spettatore, sia perchè gli ingressi laterali, originariamente obbligati, determinano una visione obbligua, con angoli sempre diversi, rispetto alla facciata e alla curva dei due emicicli, sia perchè via via che il visitatore procede verso la basilica,  i rapporti prospettici mutano, determinando nuovi spazi e nuove vedute con visioni 
multiple e successive.

Foto di Ezio Bocci

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