Canaletto - Venezia

 CANALETTO

Il cui nome reale era Giovanni Antonio Canale, era un pittore italiano conosciuto per i suoi quadri sfavillanti su Venezia. È nato a Venezia il 28 ottobre, 1697 ed è morto il 19 aprile 1768.

Tra i pittori veneziani che potremmo definire unici all'interno nel panorama dell’epoca, abbiamo sicuramente Canaletto. 
Il pittore è divenuto famoso per essere uno delle figure chiave del Vedutismo veneziano, un genere pittorico del Settecento, basato sulla raffigurazione di panorami e scenari urbani, riproducendoli in maniera  fedele e attenendosi a rigide regole di prospettiva.
Ciò che interessava a Canaletto, era rendere i suoi dipinti quanto più possibile vicini alla realtà, per cui prestava particolare attenzione alla prospettiva e ai dettagli.
I suoi lavori erano realizzati in modo così accurato e minuzioso tanto che guardando una sua opera, si ha l’impressione di  essere davanti ad una fotografia. 

L'eleganza delle linee e la finezza delle atmosfere che l'artista, era in grado di raffigurare nei suoi quadri, gli procurò molte committenze da parte degli inglesi. I contatti con le personalità straniere, erano agevolati dal Grand Tour, viaggio che i benestanti dell'epoca intraprendevano per motivi di crescita culturale e che erano soliti fare tappa a Venezia.
Uno dei dipinti più noti del periodo giovanile è sicuramente “Piazza San Marco verso la Basilica” del 1723
In questo dipinto si può notare una maniacale attenzione per i dettagli, sia  per le strutture architettoniche, che per il modo realistico di ritrarre il cielo, con raffinati effetti di luci e ombre, che ricorrono in tutte le sue opere.




                           
"Veduta di Palazzo Ducale" In questo quadro Il Canaletto rende l'atmosfera dell'opera molto reale, rappresentando con i colori le condizioni climatiche al momento della giornata, in cui la veduta è stata raffigurata.





Il Canal Grande e la chiesa di Santa Maria della Salute, questo dipinto è custodito a Houston presso il Museum of Fine Art







Il suo ultimo periodo è rappresentato dai "capricci architettonici" cioè scene in cui Canaletto ha raffigurato solo edifici immaginari,
 paesaggi di fantasia in cui sono inseriti rovine e monumenti antichi liberamente inventati, genere che aveva amato molto in gioventù, in particolare durante il trascorso romano.
Nel “Paesaggio” realizzato tra il 1742 e il 1744 risaltano i tratti degli esordi e anche la stessa città di Roma rappresentata attraverso diversi richiami architettonici come la cupola azzurra della Basilica di San Pietro, oppure l’Arco di Trionfo ispirato ai Fori romani




Foto: Wikipedia Commons








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