Castello Angioino di Civitacampomarano - Campobasso

 

Il Castello di Civitacampomarano è Monumento Nazionale dal 2 maggio 1979,  la sua prima costruzione risale, al XII secolo. In questa fase era dotato di una torre e un circuito murario di forma trapezoidale.

Nel corso del XV secolo fu totalmente ricostruito, ampliando le mura e dotandolo di tre torrioni circolari e merlati.
Ogni torre è provvista di feritoie e collegata ai camminamenti di ronda.
L’ingresso principale è mediante uno scalone e un portale in stile catalano-aragonese del XV secolo.
Sopra la chiave di volta vi sono due stemmi: quello superiore appartenente alla famiglia Carafa della Spina e quello inferiore a Paolo di Sangro: uno scudo gotico a sette bande con elmo sul cimiero, unito a quello dei Monforte, rappresentato dalle due rosette poste accanto allo scudo. Questa fusione rappresenta l’unione delle due famiglie.



                    Foto: www.visitmolise.eu  



                   Foto di Lucia Sant'Elia





Lo stemma di Paolo di Sangro 

Lo stemma è sormontato da un drago che ha sotto le zampe due gigli capovolti, testimonianza allegorica del tradimento delle due famiglie, nei confronti degli Angioini in favore dell’alleanza con gli Aragonesi

                           
   




La Fontana Sannita all'interno del cortile

Una scultura con quattro figure zoomorfe, collocata dagli ultimi proprietari in epoca moderna. Nelle vicinanze è anche presente un pozzo per la raccolta dell’acqua piovana, collegato a una cisterna da 120.000 litri che, in passato, approvvigionava tutto il paese.






Dal cortile tramite una piccola scalinata coperta, si accede al primo piano. Qui si conservano i piani nobili e gli ambienti di servizio, mentre nei piani inferiori si trovano le scuderie, i magazzini e il granaio. Dallo stesso livello si hanno accesso alle torri e ai cammini di ronda e, sotto la torre maggiore, una scalinata interna conduce al fossato e alle prigioni.









Il soffitto delle stanze signorili è a cassettoni e in origine erano tutti decorati. Purtroppo i decori sono presenti solo in poche stanze e quelli che erano troppo compromessi, sono stati sostituiti durante il restauro. 
Nel salone di rappresentanza si firmò l'atto nuziale tra la figlia di Paolo di Sangro, Altobella, e Cola di Monforte, il 21 novembre del 1450. 



Dichiarato Monumento nazionale il 2 maggio del 1979 con Decreto del Ministero per i beni culturali e ambientali, è stato acquistato dallo Stato nel marzo del 1988, preso in consegna nel 1996 ed è stato chiuso per un lungo restauro.
Tutto il complesso, è stato di recente riaperto al pubblico e ospita periodicamente iniziative culturali.

                
 Foto 3,4,5,6,7,8  di Federica Martino 


Commenti

Post popolari in questo blog

Orta San Giulio - Novara

Cinque Terre - La Spezia

Ville del Palladio

Il Duomo di Orvieto

La Palazzina di Stupinigi - Torino